martedì 7 aprile 2015

L'ultima canzone - Nicholas Sparks



Veronica Miller, detta Ronnie, ha diciassette anni, vive a New York, frequenta i club più trendy della città e crede di essere una ragazza indipendente. Fino a quando si ritrova a passare l'estate nel North Carolina, con il padre Steve, ex insegnante di pianoforte e concertista, che ha abbandonato la famiglia ormai da tempo. Ronnie lo detesta, non vorrebbe più avere niente a che fare con lui, ma sua madre ha preso una decisione irrevocabile: spedirla insieme al fratellino Jonah tra le braccia di quel padre quasi sconosciuto, in uno sperduto paesino della costa orientale, dove il massimo divertimento è pescare e fare surf. Ronnie è convinta che quella sarà la
peggiore estate della sua vita. Eppure... Eppure, Steve è sempre il padre che le ha insegnato ad amare la musica, e che ha scritto per lei le canzoni più belle. Eppure, conoscere Will, l'ultima persona da cui credeva di poter essere attratta, significa vedere il mondo con occhi nuovi. Con lui, Ronnie vive esperienze che a New York non aveva mai immaginato, come sorvegliare per tutta la notte un nido di tartarughe marine e contemplare in silenzio il calare del sole sulla linea dell'orizzione. Così, quasi senza rendersene conto, si ritrova perdutamente innamorata, per la prima volta nella sua vita. "L'ultima canzone" racconta, come solo Nicholas Sparks riesce a fare, tutti i modi in cui l'amore ci ferisce. E poi ci guarisce.

Oddio, che dire? Questo libro l'avrò rimandato circa quattro volte. Iniziavo a leggerlo e poi lo abbandonavo perché mi sembrava troppo noioso, nonostante io odi smettere di leggere un libro prima di finirlo! E in effetti l'inizio sembra così, non sembra nulla di che, ma tutti parlavano così bene di questo "Nicholas Sparks" e le trame dei suoi libri mi attiravano molto che alla fine ho deciso di dargli un'opportunità e ho iniziato a leggerlo seriamente ma un po'controvoglia.
Molti forse non condivideranno la mia opinione ma mi è sembrato un libro un po' troppo leggero. Devo ammetere però che quando sono arrivata alla fine qualche lacrimuccia è scappata: è stato un finale totalmente inaspettato e - devo ammetterlo - nonostante tutto questo libro mi è piaciuto forse proprio per la sua semplicità!
Va bene che sono una persona molto emotiva e piango per niente, ma questo libro mi ha commossa non tanto per il tema "amore" bensì per quello "famiglia" e mi ha fatto riflettere molto sul rapporto "padre-figlia". Sono sensibilissima quando si tratta di questo!
Ve ne vorrei parlare ancora, ma svelerei il finale del libro e mi dispiace molto perché avrei ancora molto da dire! :(
Dopo questo libro ho iniziato a leggerne altri di Nicholas Sparks e, come immaginavo, si sono rivelati molto simili a questo. Non fraintendetemi... non intendo dire che le storie sono quasi tutte uguali (in questo caso sì che sarebbero noiose), ma che sono simili nel genere: nonostante la loro semplicità trattano tutti temi bellissimi e anche dolci. Se consiglierei Nicholas Sparks? Sicuramente!


Trailer del film


Frase sottolineata
"La vita, ora lo capiva, assomigliava a una canzone. Al principio c'è il mistero, al termine la conferma, ma nel mezzo ci sono le emozioni che arricchiscono l'intera esperienza."

Valultazione
-Sorrisi 
-Lacrime 
-Risate
-Suspense
-Brividi 
-Rabbia

2 - Se potessi rivederti - Marc Levy


Arthut è un architetto, Lauren una giovane internista di neurochirurgia. Una sera d'inverno, a San Francisco, si incontrano nell'appartamento di Arthur... solo che Lauren è un fantasma. In coma dopo un incidente stradale, il suo corpo giace in ospedale; il suo spirito, vitale e affascinante, si innamora di Arthur, l'unico che può vederla. Proprio quando il sentimento sbocciato tra i due si trasforma in un legame profondo, i medici decidono che è giunto il momento di staccare il respiratore. Il romanzo è ambientato qualche anno dopo: Lauren è uscita dal coma e prosegue il suo internato; Arthur è andato in Francia per dimenticarla, ma deve tornare a San Francisco per lavoro.

Quando ho saputo che esisteva il continuo di "Se solo fosse vero", un libro che ho veramente amato, sono andata in estasi. In effetti era abbastanza strano che il libro finisse in quel modo anche se per essere un finale era tremendamente dolce. Non ho molto da aggiungere che non abbia già detto nella recensione precedente e inoltre questo libro l'ho letto un po' di tempo fa e non ricordo bene particolari che potrei segnalarvi qui, quindi, dal momento che la trama è davvero corta e parla più che altro del primo libro, ho deciso di compiere l'impresa di tradurre quella francese che è un po' più approfondita. Non preoccupatevi, me la cavicchio con il francese. :3

E se la vita offrisse ad Arthur e a Lauren la seconda opportunità di incontrarsi di nuovo, rischierebbero tutto pur di coglierla? Con questa commedia romantica, Marc Levy ritrova i personaggi del suo primo romanzo, "Se solo fosse vero", e ci conduce in una nuova avventura, fatta di umorismo e di imprevisti...
Sono passati quattro anni dal loro primo incontro. Dopo un intermedio (?) professionale a Parigi, Arthur è di ritorno a San Francisco, dove l'aspettano il suo amico Paul e molti ricordi. 
Quanto a Lauren, che non trae altre conseguenza dell'incidente, è sul punto di completare il suo internato in neurochirurgia, sotto la responsabilità del Dottor Fernstein. Ma né l'uno né l'altro riescono a cancellare l'episodio che ha cambiato la loro vita. Lui l'ha aiutata ad uscire dal coma e non può dimenticare; lei le deve la vita e cerca di ricordare il suo volto. Il destino li farà riunire. Colpito da una moto, Arthur viene trasportato al pronto soccorso e affidato a Lauren.
Nonostante una prima diagnosi sbagliata, riesce a salvare la vita a questo giovane che il suo cuore comincia a riconoscere.
Tra di loro si trova quindi solo una promessa fatta da Arthur: non rivelare a Lauren che il Dottor Fernstein e sua madre avevano deciso di praticarle l'eutanasia.

Ce l'ho fatta! Spero di non aver fatto brutte figure! Detto questo, ci tenevo a scusarmi se sono stata molto assente per un periodo di tempo ma ho avuto problemi di connessione con il computer e non ho potuto scrivere. Spero di riuscire a farmi perdonare! :( Un bacione ♥ 

Frase sottolineata
"Ti proibisco di mollare", mormorò Lauren.
"Tieni duro!"
Riprese le manopole del defibrillatore, ma Fernstein la trattenne e gliele tolse dalle mani.
"Basta così, Lauren, lo lasci andare."
Lei respinse il professore con veemenza e lo prese di petto.
"Questo non è andare, questo è morire! Quando impareremo a usare delle vere parole? Morire, morire, morire", ripeté colpendo col pugno il torace di Arthur.
Il suono continuo emesso dall'elettrocardiografo, si interruppe bruscamente, dando luogo a una serie di brevi bip.
Léquipe rimase immobile, tutti fissavano il tracciato verde che era quasi piatto.
Alla sua estremità, l'onda si mise a oscillare, si arrotondò e finì col riformare una curva il cui andamento riprendeva un aspetto pressochè normale.
"E questo, questo non è ritornare, ma vivere!" tempestò Lauren, riprendendo le manopole dalle mani di Fernstein.

Valutazione
-Sorrisi 
-Lacrime
-Risate
-Suspense 
-Brividi 
-Rabbia


martedì 31 marzo 2015

Liebster Award 2015

Okaaaay, manteniamo la caaalmaaaa.
Inspira, espira. Inspira, espira. (?)
Ringrazio moltissimo Macicci di The Book Thief per avermi nominata e per aver preso in considerazione il mio piccolissimo (estremamente piccolo) blog. Graaaazie 
Come penso molti di voi sappiano, il Liebster Award non è niente di meno che un "premio" che viene dato a blog con meno di 200 iscritti, per farsi/farli conoscere da un maggior numero di persone.
Lo so che detto così non sembra niente di particolare ma mi ha fatto ugualmente piacere essere nominata.
Tutto ciò che si deve fare è seguire queste poche e semplici regole:

♥ Ringraziare chi ti ha premiato;
♥ Rispondere alle 10 domande che vengono poste da chi ti ha nominato;
♥ Nominare 10 blog (con meno di 200 iscritti);
Porre 10 domande alle quali dovranno rispondere i blog nominati;
♥ Contattare i blog nominati.

Iniziamo:
1. Finalmente siete faccia a faccia con il vostro autore preferito, cosa fate? Lo riempite di domande, vi fate autografare tutto l'autografabile, svenite o altro?
Innanzitutto cercherei di essere una persona civile e di mantenere la calma. Dopodiché, dal momento che mantenere la calma per me è una cosa impossibile, probabilmente non riuscirei nemmeno ad urlare e svenirei sperando di non attirare troppo l'attenzione. Dopo essermi (forse) ripresa, per prima cosa mi farei fare una foto insieme a lui, poi mi farei autografare il mio libro preferito (solo perché non li posso portare tutti). Poi gli farei certi complimenti che probabilmente lo traumatizzeranno a vita. Non so se gli farei molte domande inerenti alla storia, ma molto probabilmente, la prima domanda che gli farei è dove ha trovato l'ispirazione per scrivere un capolavoro simile. Infine lo minaccerei a morte per farmi dare il suo numero di telefono e dopo averlo convinto (perché si, ci riuscirò) sicuramente cambierà numero di telefono o, cosa ancora più probabile, getterebbe il cellulare in mare. Chi mai vorrebbe parlare con un'isterica?
No, seriamente, la mia reazione sarebbe sicuramente molto simile a questa, forse ho solo esagerato un pochiiiino. :3
2. Chi sei una volta staccata la spina del computer (quindi al di fuori dal blog).
Ci sono tanti aspetti di me che la gente non conosce e io mi esprimo molto con il mio modo di scrivere, di conseguenza questo blog mi rispecchia molto. Solo una cosa... non lasciatevi ingannare dallo sfondo del mio blog, tutto rosa, con petali di fiori ecc... :3
Si, sono estremamente romantica, come si può benissimo capire dai libri che leggo, ma non nella vita reale. Possiamo dire che amo le storie d'amore, ma preferisco leggere. 
Ciò che mi differenzia dal blog è qualcosa che forse nessuno si immaginerebbe mai.
Sono tremendamente timida, asociale, ho pochissima fiducia in me stessa e può anche sembrare che odio tutti. E' anche per questo che ho provato a creare un blog, per dimostrare a qualcuno che però non sono solamente così. Boh, non saprei nemmeno io come sono... Diciamo che ho due lati. Uno della serie "Quant'è bella la vita" mentre l'altro è tipo "Odio tutto e tutti". Spero di non aver frainteso la domanda.
3. Prima di leggere un libro vai a dare un'occhiata alle recensioni?
Mmmhhh... non esattamente.
Se adocchio un libro che mi ispira per copertina, titolo e trama lo prendo, sicura che mi piacerà e il 99,9% delle volte il mio intuito non sbaglia. Le recensioni mi servono più che altro per "scoprire" i libri mentre i giudizi degli altri raramente mi condizionano.
4. Cartaceo o ebook?
Cartaceo al 100%
A parte il fatto che è bello sentire il profumo e il fruscio delle pagine e quelle cose che dicono quasi tutti, io e la tecnologia andiamo d'accordo come la marmellata e la nutella. L'unico pregio degli ebook è che molti si possono trovare gratis e, io che sono tremendamente tirchia, a volte non ne posso fare a meno, infatti ho tantissimi ebook ma li odio. u.u
5. Qual'è l'incipit che maggiormente ti ha colpito?
Mmmh, domanda difficilina... Il primo che mi viene in mente è quello del libro "L'amore più grande del mondo" di Seré Prince Halverson.
"FELICI di nasce, non si diventa. L'ho letto di recente in uno studio secondo il quale la felicità è una questione ereditaria, il gene della gioia trasmesso allegramente di padre in figlio. Ne so abbastanza della vita per conoscere il vecchio detto per cui un'altra persona non può regalarti la felicità, né possono farlo i soldi. Ma non credo nemmeno che la gioia dipenda soltanto dal codice genetico.
Per tre anni io ho sguazzato nelle acque della felicità. Era una gioia palpabile e spesso fragorosa. Alcune volte più lieve, come il respiro di Zach che sapeva di latte, i capelli di Annie che mi scorrevano tra le dita quando le facevo le trecce o una vecchia canzone che Joe canticchiava sotto la doccia mentre mi lavavo i denti. Lo specchio appannato mi annebbiava la vista, offuscava il mio riflesso, come una fotografia con l'effetto flou che mi lisciava le rughe, ma neanche quelle riuscivano a preoccuparmi. Non ti possono venire le zampe di gallina se non sorridi, e io sorridevo parecchio. Ora, a distanza di anni, so anche un'altra cosa: la vera felicità non può essere così pura e profonda, e nemmeno così cieca."
6. Abbinate un fiore alla vostra protagonista femminile preferita
Non è esattamente il mio personaggio femminile preferito ma è l'unico che mi fa venire in mente un fiore. Eleanor di "Eleanor & Park" mi fa pensare ad una margherita. Non chiedetemi perché... non ne ho idea xD
7. Abbinate invece un profumo al vostro personaggio maschile preferito.
Oddio, ehm... probabilmente a Sam della trilogia "I lupi di Mercy Falls" assocerei un buonissimo profumo di terra bagnata e muschio (dal momento che è un lupo) e di... mistero. Che odore può avere il mistero? Aiutatemi! D:
8. C'è un genere letterario che avete provato a leggere, ma proprio non riuscite a farvi piacere?
Odio i romanzi di avventura e quelli di  fantascienza. Ho provato mille volte a leggerli ma non mi trasmettono niente. D:
9. Che rapporto hai con gli "autori emergenti" che chiedono di segnalare i loro libri sul blog? Come ti comporti?
Non mi è mai capitato ma se sono scritti bene perché no? Mi piacerebbe aiutarli.
10. Il tuo posto preferito della casa dove leggere.
Sicuramente in una poltrona. Da non confondere con un divano però. Le poltrone sono più comode. :3


Ed eccoci quasi alla fine!!
Ho deciso di nominare i seguenti blog. Sono solo tre, ma molti di quelli che seguo e che penso meriterebbero il premio o l'hanno già ricevuto o hanno più di 200 iscritti. Scusatemi e correggetemi se anche voi avete già ricevuto il Liebster Award 2015, comunque sia i vostri blog meritano molti più iscritti! 

The Booklover Nargles

Le domande che farò non le ho inventate io ma sono quelle a mio parere più interessanti che ho trovato in altri Liebster Award:
 Nella tua libreria, i libri sono ordinati secondo un criterio?
 Qual è il personaggio di carta che più ti assomiglia, in cui ti sei ritrovato di più?
 Riesci a leggere con la confusione? Se sì, fai qualcosa in particolare mentre leggi? O ci riesci solo con il silenzio? 
 Ti lasci influenzare dalle recensioni per comprare un libro?
 Se trovate un libro noioso lo abbandonate o lo finite comunque?
 Il tuo posto referito della casa dove leggere.
 Quale genere letterario preferisci?
 Hai a disposizione due librerie piene di libri: una è stracolma di libri dalle trame magnifiche e particolari ma che hanno delle copertine oscene/inguardabili; l'altra invece è stata riempita con volumi dalle copertine meravigliose ma che hanno trame banali o troppo leggere. Puoi prendere un solo libro. Da dove lo prendi? 
 Ti fa piacere prestare i tuoi libri ad amici o hai paura che li sciupino?
 Se tu fossi un'insegnante quale libro sceglieresti per avvicinare i tuoi alunni alla lettura e perché?

Detto questo ringrazio ancora Macicci e mando un bacione a tutti voi. 

martedì 13 gennaio 2015

1 - Se solo fosse vero - Marc Levy


Arthur ha avuto una giornata faticosa, si è appena trasferito in un nuovo appartamento e ha aperto pacchi per ore. Finalmente si concede un bagno con un bel sottofondo musicale. Qualcuno però sta battendo il tempo con le dita, qualcuno che è nel suo appartamento! Una giovane donna che sostiene di essere uno spirito il cui corpo giace in coma in ospedale in seguito a un incidente. Arthur naturalmente non le crede e accetta di accompagnarla in ospedale, dove lei vuole mostrargli il proprio corpo, solo per potersene liberare. Ma il corpo è veramente lì, non solo, Arthur si rende conto che nessuno, all'infuori di lui, vede Lauren. Con il passare delle settimane i due diventano amici e il sentimento che li unisce si trasforma in amore. Poi un giorno i medici decidono di staccare le macchine che tengono in vita Lauren e ad Arthur non resta che trovare una soluzione, in una corsa contro il tempo... Un'appassionata e insolita storia d'amore ai limiti della realtà, ricca di colpi di scena, ma anche di ironia e candore. Un libro che tratta di sentimenti con delicatezza e pudore, che fa ridere, sorridere e commuovere. Un romanzo che parla al cuore...


Lauren è una giovane dottoressa di trent'anni, che vive da sola con la sua cagnetta Kali. Il lavoro non le lascia un minuto di tregua e decide così di trascorrere il fine settimana in vacanza a Carmel, con gli amici. Ma nel tragitto ha un incidente e nonostante i medici la credono morta, si scopre essere "solo" in coma. Arthur, è invece un architetto che andrà ad abitare nella casa di Lauren messa in affitto dalla madre di Lauren. Come già dice la trama, si ritrova con questo fantasma nell'armadio che ritiene di essere, appunto, un fantasma e pensa sia incredibile che Arthur riesca a vederla. Arthur non sa più cosa pensare. Che sia uno scherzo del suo amico Paul? Allora lo chiama e lui lo ritiene pazzo, così come succederà nei giorni seguenti, quando gli racconterà tutta la storia, a tal punto che lo porta a fare delle visite. Lauren lo convince allora di andare nell'ospedale dove è ricoverata, lo stesso dove lavorava lei e solo allora Arthur comincerà a crederle. E' una delle storie più dolci che abbia mai letto, che tratta con leggerezza e ilarità di uno dei tanti drammi della vita. Pensiamo ad Arthur esce dal bagno e non sa cosa pensare nel vedere questa donna... E' uno scherzo? E' una prostituta? E chiedendoglielo lei gli fa notare che tra loro due quello nudo è lui!
Immaginatevi anche cosa dovrebbe pensare Paul, quando lo vede parlare da solo anche se dai controlli che gli ha fatto fare non ha nessun problema psicologico.
Mi ha colpita molto come l'autore "riesce a trattare tematiche importanti con grande leggerezza e intelligenza, introducendo un pizzico di paranormale e creando situazioni divertenti, tenere e commoventi.".
Inoltre un'altra cosa che mi ha colpita molto è l'importanza che Lauren, dopo la sua esperienza, attribuisce alla Vita e al Tempo, come possiamo capire dal seguente estratto dal libro (è un po' lungo ma ne vale la pena):

Decise di raccontargli una storia, un gioco per distrarlo, disse. Gli chiese di immaginare di avere vinto un concorso per cui ogni mattina una banca gli avrebbe accreditato sul conto 86.400 dollari. Ma ogni gioco ha le sue regole, e questo ne aveva due: "La prima è che tutto quello che non hai speso durante la giornata viene tolto dal conto la sera, non si può barare, non puoi trasferire i soldi su un altro conto, non devi far altro che spenderli, ma ogni mattina al tuo risveglio, la banca ti apre un nuovo conto, con altri 86.400 dollari, per la giornata. Seconda regola: la banca può interrompere il gioco senza preavviso; in qualsiasi momento può dirti che è finito, che chiude il conto e che non ce ne sarà un altro. Che cosa faresti?". Lui rispose sinceramente che avrebbe speso fino all'ultimo dollaro per viziare se stesso, o per fare i regali alle persone che amava. Avrebbe fatto in modo di utilizzare ogni quarto di dollaro che la "banca magica" gli offriva, per portare felicità nella sua vita e in quella di coloro che lo circondavano, "anche di quelli che non conosco, perché credo che non riuscirei a spendere 86.400 dollari al giorno solo per me e per i miei amici. Ma dove vuoi arrivare?". "Questa banca magica", rispose lei, "l'abbiamo tutti, è il tempo! E' la cornucopia dei secondi che si sgranano! Ogni mattina al risveglio, ci vengono accreditati 86.400 secondi di vita per la giornata e quando la sera ci addormentiamo non c'è riporto su un conto nuovo, il tempo che durante la giornata non è stato vissuto si perde, ieri è passato. Ogni mattina questa magia ricomincia, ancora una volta ci vengono accreditati 86.400 secondi di vita. Però giochiamo con una regola inevitabile: la banca può bloccare il conto in ogni momento, senza preavviso. La vita può fermarsi in qualsiasi momento. Perciò che cosa ne facciamo dei nostri 86.400 secondi quotidiani? Non sono più importanti dei dollari?". Gli spiegò le conclusioni della storia: "Se vuoi capire che cosa è un anno di vita, chiedilo a uno studente che è appena stato bocciato all'esame di fine anno. Un mese di vita: parlane con una madre che ha partorito un bimbo prematuro e aspetta che esca dall'incubatrice per stringerlo tra le braccia, sano e salvo. Una settimana: chiedilo a un uomo che lavora in fabbrica, o in miniera per nutrire la sua famiglia. Un giorno: domandalo a due innamorati persi che aspettano di vedersi, Un'ora: chiedilo a una persona che soffre di claustrofobia, bloccata in un ascensore. Un secondo: osserva l'espressione di un uomo che è appena scampato a un'incidente d'auto, e un millesimo di secondo: chiedilo all'atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento e non quella d'oro per la quale si era allenato tutta la vita. La vita è magica, lo dico con cognizione di causa, perché dal giorno dell'incidente mi gusto il valore di ogni istante. Perciò, ti prego, approfittiamo di ogni secondo che ci resta."


Trailer del film

Frase sottolineata
"Nulla è impossibile, solamente i limiti del nostro spirito definiscono certe cose come inconcepibili. Spesso è necessario risolvere molte equazioni prima di accettare un nuovo ragionamento. E' una questione di tempo e di limiti del nostro cervello. 
Trapiantare un cuore, far volare un aereo di trecentocinquanta tonnellate, camminare sulla Luna ha richiesto molto lavoro, ma sopratutto molta immaginazione.
E quando i nostri grandi sapienti affermano che è impossibile trapiantare un cervello, viaggiare alla velocità della luce, clonare un essere umano, io mi dico che non hanno capito niente dei loro limiti, quelli di considerare che tutto è possibile, ed è solo una questione di tempo, il tempo di comprendere in che modo sia possibile."

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mercoledì 31 dicembre 2014

Conosciamo gli autori - Madeleine Wickham / Sophie Kinsella


Biografia
Madeleine Wickham, meglio nota con lo pseudonimo di Sophie Kinsella, è una scrittrice inglese, nata il 12 dicembre 1969 a Londra.
Laureata in economia e in filosofia, presso il New College di Oxford, ha lavorato per breve tempo come giornalista finanziaria per poi dedicarsi alla narrativa. Ha pubblicato con il suo vero nome sette romanzi rosa, apprezzati dalla critica (che li ha paragonati all'opera di Rosamunde Pilcher) ma non molto noti presso il grande pubblico.

Nel 2000 è passata al cosidetto genere chick lit pubblicando con lo pseudonimo "Sophie Kinsella" il suo primo successo internazionale, "The secret Dreamworld of a Shopaholic (I love shopping). Fra il 2000 e il 2010 ha firmato come Kinsella altri nove romanzi, fra cui cinque sequel di "I love shopping". Nel 2009 è uscito nelle sale cinematografiche il film "I love shopping" (la cui protagonista è Isla Fisher) tratto dai primi due libri della omonima saga.
Attualmente vive a Londra insieme al marito Henry e cinque figli (Freddy, Hugo, Oscar, Rex e Sybella). Sua sorella, Gemma Townley, è a sua volta una scrittrice (e musicista) di discreto successo

Bibliografia
Come Madeleine Wickham
Desiderable Residence (1996)
La signora dei funerali (2008)
La compagna di scuola (2010)
Vacanze in villa (2011)
Una ragazza da sposare (2012)
A che gioco giochiamo? (2013)
Begli Amici! (2014)
Come Sophie Kinsella
I love shopping (2000)
I love shopping a New York (2001)
I love shopping in bianco (2002)
I love shopping con mia sorella (2004)
I love shopping per il baby (2007)
I love mini shopping (2010)
I love shopping a Hollywood (2014)
Sai tenere un segreto? (2003)
La regina della casa (2005)
Ti ricordi di me? (2008)
La ragazza fantasma (2009)
Ho il tuo numero (2012)
Fermate gli sposi (2013)

Eleanor & Park - Rainbow Rowell


Eleanor è appena arrivata in città. La chioma riccia rosso fuoco e l'abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere. Park ha tratti orientali che ha preso
dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai. La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smith, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l'altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l'altro odia di sé, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare i conti con un po' di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato.
Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?

Inizio col dire che questo libro mi ha lasciata senza fiato.
Fin dalla prima pagina sapevo che mi sarebbe piaciuto ed è diventato via via sempre più "intenso".
Mi è piaciuto il fatto che ci fossero entrambi i punti di vista di Eleanor e Park, che hanno reso il libro più chiaro (e anche più dolce) perchè molte volte il lettore prova a immaginarsi cosa possa pensare il personaggio secondario ed è difficile "stabilire un contatto" con esso, mentre così è più facile
Mi piace anche il fatto che è uno dei pochissimi romanzi in cui la ragazza non è la solita "perfettina", con i capelli biondi e lisci, gli occhi azzuri, con il fisico perfetto, anzi è lei stessa a pensare di non essere affatto bella. Eleanor ha dei capelli ribelli, rossi e spettinati, il viso coperto da lentigini, la corporatura robusta e un abbigliamento stravagante, da ragazzo. E se Park ha una famiglia quasi perfetta, Eleanor abita con una famiglia che nessuno meriterebbe. Il padre, alcolizzato, ha lasciato lei, i suoi due fratelli Ben e Mouse e la sorella Maisie, più piccoli di lei e la madre, che si sposa con Richie da cui ha un figlio: Little Richie. Dopo che i genitori si lasciano, loro vanno a vivere in una cosidetta "casa", con il bagno letteralmente attaccato alla cucina, senza porta, e una sola stanza per lei e i suoi fratelli. Ma Richie si rivela una vera e propria bestia e arriva al punto di cacciare Eleanor via di casa. Eleanor sta da una famiglia per tre lunghi anni, finchè Richie non la fa ritornate e qui inizia tutta la storia, anche se Richie non cambierà per niente e la sua famiglia avrà una parte importante nella storia. Eleanor e Park si conosceranno in autobus per andare a scuola, ma il loro incontro non è tra i migliori. Solo col tempo impareranno a conoscersi, scoprendo che hanno alcune cose in comune, quali l'amore per la musica e per i fumetti.

Nel complesso si tratta di un libro bellissimo, che consiglio davvero a tutti. 
Book Trailer

Frase sottolineata
Eleanor
"Lui è unico ed è qui, con me.
Sa che una canzone mi piacerà prima che io l'abbia sentita. Ride prima ancora che io arrivi alla fine della barzelletta. C'è un punto sul suo petto, appena sotto la gola, per cui accetto che mi apra la protiera.
Lui è unico, unico al mondo"
Park
"Tenere la mano di Eleanor era come tenere una farfalla. O un cuore pulsante. Come tenere qualcosa di compiuto e di compiutamente vivo.
Appena la toccò si chiese come fosse riuscito a resistere tanto senza farlo. Le sfregò il pollice su tutto il palmo, lungo le dita, attento a ogni suo respiro" 

Valutazione
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-Suspense
-Brividi 
-Rabbia 

venerdì 26 dicembre 2014

Merry Christmas!!


Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato! Il giorno che quasi tutti aspettano con ansia per correre verso l'alberello per scartare i regali e vedere il sorriso della nostra famiglia illuminarsi quando riusciamo ad azzeccare un regalo! Ah, non c'è niente di più bello della magia del Natale!

Si, lo so. Questo post è arrivato con un giorno di ritardo, ma spero di essere ancora in tempo per farvi i miei più calorosi auguri di Natale!
E siccome a Natale siamo tutti più buoni (anche se a mio parere dovremmo esserlo tutti i giorni dell'anno) ci sono per voi ben tre sorpresine: QUIQUI e QUI!
Ebbene si, la mia tanto amata-odiata trilogia "I lupi di Mercy Falls"! 
Spero comunque che abbiate ricevuto tanti bei libriccini. Io sono soddisfatta!





Ecco i miei nuovi meravigliosi libri, dal profumo irresistibile. Ho appena iniziato a leggere "Eleanor & Park - Per una volta nella vita" che vi recensirò sicuramente perchè ho notato che non è la classica storia d'amore, il che mi piace tantissimo!

Poi devo dirvi che quest'anno ho avuto davvero tanta fortuna, perché (non so quale Santo mi abbia aiutata, ma devo ringraziarlo) sono riuscita a vincere per la prima volta nella mia vita due bellissimi Giveaway! Non riesco ancora a crederci nemmeno io.
Devo ringraziare tantissimo i blog che mi hanno dato questa opportunità, ovvero "Atelier dei Libri" dove ho vinto questo meraviglioso libro:


Parole al Vento con questo carinissimo libro:


E voi? Quale sorpresa librosa avete trovato sotto l'albero?

Vi mando un bacione e vi auguro Serene Feste, lasciandovi con questa bellissima poesia! Auguri a tutti!!

E' un Natale d'amore
quando nel cuore,
albeggia la pace

E' un natale d'amore
quando la luce
illumina la mente

E' un Natale d'amore
quando un fiore
con la mano si tende

Sarà sempre un Natale d'amore
quando il vento soffierà
aliti di speranza, quando
la neve cadrà calda su 
una terra bianca, quando
il pane sfamerà ogni bocca del mondo.